Problemi di circolazione alle gambe: rimedi dalla riflessologia

di Daniela Roccatello

problemi di circolazione alle gambe

Per parlare dei problemi di circolazione alle gambe e dei rimedi naturali che possiamo trovare nella riflessologia plantare dobbiamo partire un po’ da lontano. Dalla seconda metà del 1500, molti sono stati gli studi fatti per comprendere la relazione tra il cuore come “pompa” e la circolazione sanguigna come elemento indissolubile per la sua salute.

Malpighi (medico 1628-1694) grazie all’uso del microscopio, dimostrò l’esistenza dei capillari che sono il punto di congiunzione tra i vasi arteriosi che partono dal cuore e quelli venosi che tornano al cuore.

Nel cuore il sangue rosso e quello blu sono separati, non si mescolano a meno che si consideri la fase embrionale o certe malformazioni congenite. Potremmo affermare dunque che nel cuore il sangue sta di fronte a se stesso.

Da Harvey (medico 1576-1657) in poi si è sviluppata la concezione puramente meccanicistica del cuore come “pompa”. Che il cuore non sia in grado di generare da solo il movimento del sangue è divenuto chiaro dai ricercatori che hanno studiato seriamente la funzione cardiaca. Si sono trovate così altre cause che permettono il lavoro senza tregua del cuore come pompa: le contrazioni muscolari che esercitano una pressione ritmica sui vasi sanguigni, i movimenti respiratori che facilitano il ritorno del sangue venoso, il massaggio ai piedi per aiutare il ritorno del sangue verso l’alto, ecc

La circolazione del sangue e la teoria di Rudolf Steiner

Rudolf Steiner rovescia completamente la questione della funzione cardiaca: non è il cuore che muove il sangue, ma il sangue che muove il cuore. A sostegno di questa ricerca vi sono molte prove di laboratorio osservabili soprattutto durante le prime fasi embrionali: le prime cellule sanguigne compaiono fuori dal corpo embrionale, da qui si sviluppano vasi sanguigni in cui comincia a scorrere il sangue: flussi ematici che penetrano nel corpo embrionale e là formano un centro che comincia a pulsare. Questo è il primo abbozzo del cuore, il flusso sanguigno nasce prima del cuore che quindi viene formato e determinato nella sua attività da questo stesso flusso.

Gambe e caviglie gonfie? Sono i piedi lo specchio della circolazione sanguigna e del cuore sano

Sintomi cattiva circolazione – gambe e caviglie gonfie con evidenti capillari di colore rosso o peggio bluastro a volte tendente al nero, piedi freddi, prurito alle gambe, alle caviglie, dita fredde e bianche o viceversa caldissime e di colore rosso intenso, solchi o gonfiore su tutta l’area riflessa dell’intestino tenue (viscere importantissimo per la costruzione di un sangue forte e un cuore sano).

Come migliorare la circolazione sanguigna – Queste anomalie della morfologia del piede definiscono sofferenze più o meno serie della circolazione venosa periferica di reflusso. In riferimento a quanto precedentemente detto, va da sé, che si possa, con il massaggio al piede riportare ordine in questa cattiva circolazione del sangue affinché anche il cuore ne possa avere grandi benefici. Migliorare la circolazione con l’aiuto della riflessologia del piede si può e lo stesso trattamento esclude patologie proprie del muscolo cardiaco, per le quali è sempre consigliato rivolgersi al cardiolologo.

Problemi di circolazione alle gambe: il lavoro del riflessologo

Il riflessologo inizierà il trattamento massaggiando, nella visione plantare del piede destro e sinistro, il punto rene per fare in modo che le persone abbiano una minzione più abbondante per cominciare a sgonfiare tutto il corpo e liberarlo da molte tossine. Successivamente si lavorerà tutto il collo del piede con un massaggio veloce e leggero al fine di aiutare il reflusso del sangue venoso, così facendo tutte le venuzze affioranti si decongestioneranno e cambieranno di colore diventando quasi invisibili.

In seguito si massaggerà tutta l’area riflessa dell’intestino tenue (il centro della pianta dei piedi) al fine di migliorare la digestione perché, l’intestino tenue è il grande maestro costruttore di un sangue forte, in quanto deve mandare nel sangue tutto ciò che, dopo essere stato digerito , diventa nutrimento , vale a dire: minerali, vitamine ecc, e viceversa deve mandare al colon tutto il materiale di scarto della digestione che verrà eliminato.

Il lavoro si potrà considerare concluso con successo quando la colorazione e la temperatura delle dita dei piedi saranno tornate normali, vale a dire di un colore rosaceo e con un calore che si può definire come un tepore piacevole da sentire nelle mani di chi sta massaggiando.

Nel cuore vive la saldezza interiore

In conclusione va ricordato che la forza che muove il sangue sta nei sentimenti: gioia e dolore, rabbia e vergogna, paura e ansia, accelerano il battito cardiaco, fanno muovere il sangue con una pressione che a volte può generare sofferenze del muscolo cardiaco più o meno gravi.

A chi ha subito un infarto viene proibito di provare una forte emozione. Massaggiare dal basso i piedi, per riportare in alto nella zona toracica tranquillità e forza d’animo che ci rendano capaci di stare di fronte agli eventi con un cuore sano che riesca a mantenere nonostante i dispiaceri e le emozioni forti che ci arrivano addosso, un ritmo regolare.