Riflessologia del piede: una scelta di cura

di Daniela Roccatello

riflessologia del piede

Tutto il corpo riflette il corpo. Cosa significa? Magia o codice da decifrare? Un dolore diffuso a una o ad entrambe le gambe che si irradia dal gluteo al polpaccio, fino ad arrivare al piede, in realtà potrebbe anche non essere un problema specifico agli arti inferiori, ma riflettere patologie proprie della colonna vertebrale.

Il formicolio a due dita di una mano spesso riflette una sofferenza delle vertebre cervicali. Un dolore insistente sul lato destro della schiena (sotto il polmone) può essere il riflesso di un problema che ha la sua sede o nel fegato o nella cistifellea.

Molti sono i casi in cui il nostro fisico ci fa percepire una sofferenza in un luogo ben diverso e magari lontano da quello in cui risiede la causa della malattia stessa. Le riflessologie sono la proiezione completa di tutto il corpo su una piccola parte di esso: l’occhio (iridologia), l’orecchio (auricoloterapia), le mani e i piedi (riflessologia) sono vere e proprie mappe di lettura di come stanno i nostri organi e visceri interni.

Perché la Riflessologia del piede

I nostri piedi sono come una miniera piena di diamanti. Questi tesori nascosti nelle scarpe sono le tante informazioni che si possono estrarre, proprio come pietre preziose, guardando, con occhio esperto, le piante, i lati ed il dorso dei piedi stessi e che ci fanno capire  se stiamo bene oppure no.

Come agisce il massaggio piedi riflesso

La Riflessologia del piede è un’arte terapeutica che consiste nel massaggiare punti o zone ben definite nei piedi al fine di ottenere benefici in altre parti del corpo.

La pressione esercitata sulla zona riflessa è una stimolazione nervosa che trasmette messaggi al cervello, stimolandolo a intervenire su organi, apparati e sistemi coinvolti nella sofferenza,  contribuendo così a far rilasciare nel corpo, in maniera corretta,  sostanze come ormoni, endorfine ecc. al fine di restituire o mantenere lo stato di benessere.

I nostri piedi sorreggono il peso di tutto il corpo, e di conseguenza ne registrano ogni tipo di contrazione che è l’espressione iniziale di tante  sofferenze psico-fisiche. Contrazione che magari rimane per lungo tempo asintomatica nel fisico ma che viceversa viene immediatamente segnalata nei piedi. Questo fatto è possibile perché, la posizione eretta permette di registrare nei piedi contrazioni neuro-tendino-muscolari del corpo, apportando ai piedi stessi delle modifiche rispetto a piedi ideali (calli, gonfiori, rughe, solchi, ecc) che, per noi riflessologi, sono elementi diagnostici fondamentali al fine di ottenere indicazioni terapeutiche su come aiutare le persone a stare meglio.

La visione occidentale della Riflessologia del Piede

riflessologia del piede

Contrariamente al comune pensare, la Riflessologia del piede nasce in Occidente, in America, agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso.

Anticamente, in Cina si utilizzava l’arte di toccare il calcagno con l’unico scopo di stimolare la libido e anche i dipinti murali ritrovati sui reperti delle tombe dell’antico Egitto, che rappresentano l’immagine di persone che si massaggiano i piedi, appartengono al simbolismo della Terra, rappresentano il rapporto che hanno con essa e quindi le RADICI dell’uomo.

È in questo senso che nell’antica filosofia orientale i piedi venivano toccati, curati e ritualmente lavati, pensando di mantenere così in buona salute l’organismo.

La Reflessologia del piede come viene praticata oggi risale, invece, agli studi di William Fitzgerald, medico otorinolaringoiatra, che scoprì che, praticando delle pressioni con le mani all’interno del cavo orale, creava delle anestesie naturali che gli permettevano di eseguire piccoli interventi chirurgici senza produrre dolore.

Questa intuizione incuriosì i suoi colleghi e collaboratori, i quali portarono avanti tale esperienza fino a rendersi conto che i punti di maggiore sensibilità per verificare lo stato di salute della persona e più efficaci nella cura, si trovavano appunto nei piedi, dove decine di migliaia di terminazioni nervose, sono dei veri e propri recettori e trasmettitori di messaggi (criptati) che raggiungono il cervello.

Nacque così la prima mappa del piede zonale, con la dislocazione di tutti i punti del piede corrispondenti agli organi (organi della parte sinistra del corpo e organi corpo umano lato destro) e visceri, riflessi sul piede.

I piedi vengono massaggiati sia sotto la volta plantare, sia sopra nella zona dorsale, sia lateralmente all’interno e all’esterno dei piedi stessi.

La visione orientale della Riflessologia del Piede

Grazie agli studi intrapresi nelle varie scuole di riflessologia del piede in Italia e all’estero si è riusciti a rendere questa cura efficace in modo esponenziale, abbinando ai punti riflessi del piede alcuni percorsi di meridiani di agopuntura che per l’appunto si trovano sui piedi stessi.

Un ponte fra Oriente e Occidente: come agisce la Riflessologia del piede

La Riflessologia del piede agisce a vari livelli:

  • Fisico: attraverso la stimolazione di punti e aree riflesse che si trovano in parte sotto le piante e in parte lungo i lati interni e esterni dei piedi, seguendo schemi e indicazioni terapeutiche offerte dagli studi che hanno origine da Fitzgerald in poi, in queste zone si trattano le sofferenze più specificatemente organiche.
  • Psichico: massaggiando le dita dei piedi (il sistema nervoso) in maniera diversa da caso a caso, si può indurre le persone ad uno stato di benefico rilassamento liberandole da ansia, paura, angoscia e panico. Viceversa si possono migliorare gli stati di depressione, tristezza, astenia, restituendo capacità di concentrazione, voglia di “fare”, rimotivazione alla vita.
  • Energetico: seguendo le leggi dell’Agopuntura (TAO e 5 movimenti) lavoriamo i punti “SHU” antichi dei meridiani che si trovano a partire dalle dita dei piedi sino ad arrivare al ginocchio. Queste stimolazioni servono a riequilibrare sofferenze emozionali ed  energetiche riferite ad organi e visceri. I blocchi emozionali ed energetici possono essere dovuti a traumi psichici, interventi chirurgici, cambiamenti climatici, ambientali e/o relazionali non accettati o stile di vita malsano.

A seconda della sofferenza delle persone si massaggiano i piedi più a livello fisico profondo con i punti delle mappe zonali, oppure lavorando i percorsi dei meridiani di agopuntura soprattutto quando l’origine della sofferenza è più legata ad un aspetto emozionale/sentimentale/psichico, ma il più delle volte si massaggia sia i punti riflessi del piede che il percorso dei meridiani, perché come ben si sa nulla è solo fisico e nulla è solo psichico.

Quali sofferenze risolve la Riflessologia del piede

Tanti sono i disagi che si possono aiutare a risolvere. Ecco alcuni esempi:

  • Il massaggio ai piedi è un vero e proprio pompaggio della circolazione del sangue e della linfa. Quando ci sono difficoltà di risalita (obesità, cellulite, problemi cardiaci, vecchiaia, gravidanza) le nostre mani diventano un vero e proprio 2° cuore che fa da staffetta al primo e riporta il testimone in alto al cuore stesso.
  • La curvatura della colonna vertebrale della schiena la ritroviamo nella visione laterale interna del piede; guardando questa zona del piede possiamo già rilevare sofferenze della colonna (scoliosi, rigidità del collo, contratture lombo-sacrali).
  • Calli, callosità diffuse in varie parti della pianta del piede o sulle dita rappresentano momenti o periodi di rabbia inespressa. Le callosità vanno sempre massaggiate al fine di vascolarizzare queste zone di pelle morta in modo da rimuovere sia l’ipercheratosi sia la causa della stessa.
    È reale quando affermiamo quanto segue: piede calloso, persona rabbiosa – piede sudato, persona preoccupata – piede bagnato, persona impanicata.
  • In sostanza, le sofferenze sulle quali la Riflessologia del piede ha maggiore efficacia includono: disordini del metabolismo (iperacidità, colesterolo alto, gastriti, coliti, stipsi), l’apparato urogenitale (coliche renali, mestruazioni irregolari, sterilità, cistiti, cisti ovariche), la colonna vertebrale (artriti artrosi), l’ansia, la paura, gli attacchi di panico, i disagi della gravidanza ed infine l’alluce valgo.

Come avviene il trattamento della Riflessologia del piede

Un trattamento di Riflessologia del piede dura dai 40 ai 50 minuti a seconda della problematica che ci si trova di fronte.

La persona è comodamente sdraiata sul lettino, vestita e naturalmente a piedi nudi. Il massaggio può variare per intensità e modo di essere eseguito, più volte anche durante lo stesso trattamento: lento, profondo, veloce, leggero. I piedi si trasformano sotto le nostre mani, si aprono, si tonificano, si rilassano e ad ogni loro mutamento, le nostre mani modificano il modo di massaggiare.

Seguire il cambiamento è una condizione indispensabile per il buon esito del massaggio; non esiste un unico modo di massaggiare i piedi. E’ un continuo modificare la nostra pressione a seconda delle reazioni psico/fisiche che la persona manifesta durante il trattamento. Quattro sedute con un ritmo di un alla settimana sono la base per riuscire ad ottenere un miglioramento stabile e duraturo nel tempo

Ci sono sofferenze che già a priori meritano più di 4 trattamenti, soprattutto quando si parla di tematiche che coinvolgono le ossa ( artriti, artrosi, alluce valgo ).

La Riflessologia del piede studia tutto riguarda il piede, legge attraverso questo piccolo spazio gli atteggiamenti innaturali, i disagi che il corpo somatizza. Somatizzare significa in effetti rendere manifesto qualcosa di inespresso, qualcosa che nasce dai nostri pensieri, che insieme ad altri elementi, provenienti sia dall’interno che dall’esterno dell’organismo, contribuiscono a sviluppare condizioni di sofferenza.

Il piede racconta il vissuto ed il vivendo della persona, come un libro aperto, dove tutto quanto viene registrato.