Dolori al calcagno? Ecco perché

di Daniela Roccatello

dolori al calcagno

I piedi traducono il pensiero in azione
camminare significa anche muoversi verso il proprio destino.

Perché i piedi?
Sui piedi appoggiamo tutto il nostro corpo.
La posizione eretta permette di segnalare nei piedi contrazioni neuro-tendino-muscolari del corpo, apportando nei piedi stessi delle modifiche rispetto a piedi ideali, che per noi riflessologi, sono elementi diagnostici fondamentali al fine di ottenere indicazioni terapeutiche: ad esempio su stili di vita sbagliati, dispiaceri, sovraccarico di responsabilità, preoccupazioni, ansie… che spesso sono causa di sofferenze psico-fisiche (passate / presenti).

Il calcagno: l’osso che qualifica l’essere umano

Il calcagno è l’osso che per primo tocca il suolo terrestre.
Camminare eretti è una facoltà esclusiva dell’uomo resa possibile dal calcagno e dalla curvatura della pianta del piede.
Il calcagno è l’osso che ci differenzia da tutto il regno animale che non avendo il calcagno è quadrumane ed ha la colonna vertebrale orizzontale.

Il calcagno, come già detto, è il primo osso che tocca il suolo terrestre. Questo rapporto prioritario e continuo con la “madre terra” trova una stretta relazione con la sessualità e la fecondità.

  • Quanto è grande il calcagno rispetto a tutto il resto del piede?
  • E’ molto duro?
  • E’ troppo molle?
  • Ha grosse callosità?
  • E’ dolente? Tutto o solo in alcuni punti o zone?

Il destino

Le mani e le braccia sono l’estroflessione del torace (cuore-polmoni-respiro). Si girano completamente, rappresentano la facoltà di essere liberi di pensare tutto quello che si vuole.
I piedi e le gambe sono l’estroflessione del bacino. Hanno un limite nel movimento, non possono girare oltre un certo limite (lateralità) siamo molto meno liberi.
La libertà può essere conquistata nel pensiero, negli ideali, in tutto ciò che vive nella testa.
Il destino, inteso come l’incontro con l’altro o con qualcosa che ci viene incontro inaspettatamente (situazioni – eventi) è abbastanza inevitabile proprio perché il camminare ci conduce, ci obbliga all’incontro. È obbligato e non evitabile.

Muoversi per trasformare un’idea, una decisione in azione

I nostri piedi ci conducono verso gli incontri e le situazioni a noi destinati: in questo aspetto della nostra vita noi non siamo liberi.
Viceversa: nelle diverse modalità di accettare, vivere e modificare il rapporto tra noi e questi incontri di destino: qui possiamo agire in modo più libero.

Il destino e le sofferenze del piede

Grazie alla capacità di leggere attraverso l’analisi dei piedi le sofferenze del corpo, noi ci rendiamo conto di quante volte un destino non scelto liberamente, o non riconosciuto come proprio, provochi sofferenze, non solo a livello psico-fisico, ma anche nei piedi stessi: calli, gonfiori, alluce valgo, tendiniti, talloniti.

Quanto c’è in queste patologie specifiche dei piedi di problematiche esclusivamente legate alla morfologia dei piedi stessi: QUASI NULLA, spesso sono proprio indice di riflesso delle sofferenze psico-fisiche che si manifestano proprio lì, sul calcagno, che è il nostro primo punto di appoggio per stare in piedi.

La riflessologia del piede e la sua efficacia

Massaggiare i piedi dorsalmente e lateralmente permette alle persone di riconoscere e liberare emozioni e sentimenti negativi che spesso sono di impedimento al compiersi del proprio destino in modo che l’idea, l’intenzione diventi azione.

Massaggiare la pianta dei piedi aiuta a risanare organi e visceri che essendo essi stessi sede di emozioni e qualità animiche potrebbero essere bloccati nel loro giusto funzionamento per paure non risolte, mancanza di coraggio, traumi da dispiaceri, rifiuto della propria quotidianità.

Conclusione
In conclusione, il massaggio ai piedi permette di conoscersi più a fondo e di conseguenza poter riconoscere il proprio destino al fine di muoversi in armonia con esso.