Problemi al fegato: i sintomi e le cure del riflessologo

di Daniela Roccatello

Il fegato soffre… in silenzio. Ma i piedi registrano sintomi nascosti che il riflessologo sa decifrare e può curare

Problemi al fegato sintomi

Il fegato come tutti gli altri organi cosiddetti nobili perché fondamentali per la nostra vita (cuore, pancreas, polmoni, reni) non fa mai male a meno che sussistano patologie gravi e avanzate. Ma in caso di problemi al fegato, quali sono i sintomi? Alcuni di essi si possono riconoscere per via riflessa attraverso un dolore forte e persistente sul lato destro della schiena, vomito di colore verdastro, amaro in bocca, male alle tempie (emicrania), crampi agli arti inferiori, ecc.

Secondo la Medicina ufficiale, ogni organo del corpo umano ha specifiche attività fisiologiche, ma secondo la Medicina Tradizionale Cinese e la Medicina Antroposofica di Rudolf Steiner, ad ogni organo appartengono anche emozioni e sentimenti ad esso particolari.

I problemi al fegato e la Medicina Allopatica

Il fegato è il principale organo di controllo metabolico, esegue un numero enorme di reazioni biochimiche. Un vero laboratorio, dove ogni giorno si svolgono attività di trasformazione, immagazzinamento e rilascio di tantissime sostanze necessarie alla salute, in modo particolare, alla nostra digestione. Quando si parla di fegato tuttavia, non lo si può disgiungere dalla Cistifellea o Vescicola Biliare organo vuoto (viscere) ad esso complementare, il cui compito è quello di trattenere e in certi momenti rilasciare la bile, liquido di colore giallo oro, secreta nel fegato, che giunge nell’intestino dove favorisce l’assorbimento dei grassi.

La Medicina Tradizionale Cinese

Il fegato è collegato all’energia cosmica del vento che ha il carattere della mobilizzazione. Muoversi all’esterno verso qualcosa o qualcuno in modo armonioso e sereno è una qualità del Fegato in salute. In questo senso al fegato e alla Cistifellea spettano il governo della funzione contrattile dei muscoli e tendini che devono essere agili, elastici, al fine di muoversi senza percepire quella sgradevole sensazione di sbandare o di perdere l’equilibrio.

Dal punto di vista psichico, l’emozione “sana” di appartenenza del fegato è l’ira, che ha bisogno di manifestarsi tutte le volte che subiamo un’ ingiustizia, ma se l’ira non ci abbandona mai, nemmeno quando il “nemico” non esiste più, allora questa condizione psichica degenera in rabbia. Si diventa aggressivi, misantropi e questo approccio alla quotidianità rischia di far ammalare l’apparato epatobiliare.

Come? Iperacidità, ingrossamento del fegato, valori del sangue che sballano, stitichezza, calcoli alla cistifellea, emicranie ecc. 
Nei piedi la rabbia è facilmente riconoscibile: calli, callosità, odore di acido, tendini del dorso molto evidenti, dita contratte ecc. Per il riflessologo aiutare a liberare la persona da questa condizione è abbastanza facile e veloce sempre che il terapista venga aiutato dal suo cliente che si impegnerà a mantenere una alimentazione il più possibile corretta nonostante le necessità che il suo stile di vita gli impongono: orari di lavoro irregolari, cenare tardi la sera, alcool ecc.

la Medicina Antroposofica

Il fegato è un organo spugnoso, molle, vive interamente immerso nell’elemento fluido: i liquidi che transitano dal fegato sono ben 5: sangue venoso, sangue arterioso, linfa, il sangue portale e la bile. L’acqua, si sa, è l’elemento che permette la crescita della vita sia nel mondo vegetale che in quello umano; ecco perché il fegato possiede una eccezionale capacità di ricostruirsi, tanto che può riformarsi interamente anche dopo che tre quarti della sua massa è stata asportata.

Rudolf Steiner definisce il fegato come un organo della volontà. E’ l’organo del lavoro: progetta, pianifica, trasforma, decide e realizza concretamente un’idea in azione, con coraggio e determinazione. E’ a tutti noto il detto “persona di fegato” per definire una persona coraggiosa.

I piedi raccontano molto chiaramente se in un certo periodo della vita, per situazioni varie, tutto questo muoversi ed agire con lucidità viene ostacolato, poiché sia il fegato che la cistifellea cominciano a soffrire e il terapista lo vede. Ma come? la persona sdraiata sul lettino in un primo momento tiene i piedi molto ravvicinati contratti verso l’interno, l’area riflessa del fegato sotto la pianta del piede destro presenta una zona molliccia, svuotata, attraversata da piccole rughe o solchi e questa è la parte organica che riflette il mal funzionamento del sistema epatobiliare.

Dorsalmente la parte del piede che esprime il mondo delle emozioni, le articolazioni del quarto dito del piede destro o sinistro o di tutte e due sono più rigide e presentano calli o rossori che sono la manifestazione di molte rabbie represse; inoltre, sempre sul dorso del piede, lungo il percorso del meridiano di agopuntura della cistifellea, si riscontreranno punti molto dolenti anche solo allo sfioramento degli stessi. Tale ipersensibilità rivela la presenza di blocchi di forza o di energia causati dalla ridotta attività volitiva: non si riesce più a programmare e realizzare i propri progetti.

I trattamenti con la riflessologia del piede metodo RIPRA

Quando il sistema epatobiliare è in sofferenza, il massaggio podalico può diventare un valido aiuto per aiutare il fegato e la cistifellea a ripristinare al meglio il loro funzionamento.
Se il fegato è intossicato da farmaci, cattiva alimentazione o emozioni patologiche (rabbia, supercontrollo, stress da lavoro) il riflessologo massaggerà in modo lento e profondo l’area riflessa del fegato e della cistifellea che sono situate sotto la pianta del piede destro come si vede nella mappa (foto 2).

Successivamente si massaggerà, in modo veloce e leggero, sul dorso sia del piede destro che sinistro, lungo lo spazio infraosseo tra il quarto e il quinto metatarso, il percorso del meridiano di agopuntura della cistifellea che in queste zone trova la fine del suo lungo cammino che parte dalla testa. (foto 3).

Contemporaneamente si massaggeranno tutte le zone callose dei piedi; calli o callosità che si sono formati nel tempo a causa di tante arrabbiature mai espresse e questo massaggio serve a vascolarizzare la pelle che deve ritornare liscia, rosata e senza più ipercheratosi.

Questo trattamento è un grande drenaggio per il fegato e la cistifellea, aiuta ad eliminare ,“buttar fuori” tutto ciò che danneggia l’apparato epatobiliare. Una volta che il nostro” maestro del metabolismo “viene in questo modo “ripulito”, la persona comincerà a digerire meglio e, senza rendersene conto, si sentirà più libera da quella rabbia che tanto danneggia la voglia di fare e di relazionarsi con il mondo esterno. A volte bastano 4/6 massaggi con cadenza settimanale per aiutare a risolvere tali sofferenze, ma naturalmente, più i piedi che il riflessologo deve trattare sono duri più i tempi di risoluzione del problema si allungano un pò.

L’aiuto da casa

Il fegato e la cistifellea lavorano con la luce del sole, di conseguenza è davvero importante lasciarli riposare di notte. Se non è possibile cenare prima del calar del sole si cerchi di evitare assolutamente di mangiare durante la notte. Dalle 23 fino alle 5 del mattino il fegato dorme profondamente per ritrovare le forze che gli servono durante il giorno per il suo lavoro di estrema importanza sul buon funzionamento di tutto il metabolismo. Questo consiglio che tutti possono mettere in pratica con un po’ di autodisciplina è un contributo personale importantissimo per propria salute.